La mia bambina di sette mesi presenta, fin dalla nascita, una fossetta nella regione coccigea, un paio di cm al disopra all'ano, lungo una linea leggermente rossa che inizia qualche cm sopra e segna la divisione intergluteale. Tale linea è leggermente screpolata al disotto della fossetta (tra questa e l'ano). Allargandola, la fossetta rivela un orifizio grande quanto una capocchia di spillo. Un pediatra ha assimilato questa lesione a "una specie di spina bifida", un altro a una fistola, consigliandoci di fare una ecografia ed eventualmente un esame radiologico, evitando per ora una più invasiva fistoloscopia (N.d.R.: esame del tragitto fistoloso) con mezzo di contrasto. Non sembra esserci fuoriuscita di pus o altri liquidi e la pelle intorno, a parte la suddetta linea rossa e leggermente screpolata, sembra essere normale. La bambina per il resto è perfettamente sana. Chiedo un vostro parere.

Circa la metà dei neonati presentano minime anomalie cutanee (come fossette cutanee, appendici preauricolari, granulomi ombelicali, capezzoli sopranumerari ecc.) senza conseguenze patologiche. Tuttavia, la loro presenza, in associazione ad altre anomalie somatiche, deve indurre a valutare la presenza di malattie multi-sistemiche più serie. Tra le anomalie cutanee minime le fossette sono certamente di comune riscontro sopra le prominenze ossee, particolarmente nella zona sacrale dove vengono denominate fossette sacro-coccigee.

Per la precisione, la fossetta sacro-coccigea è determinata da un fascio di tessuto fibroso che si estende dalla sommità dell'ultima vertebra coccigea alla cute e rappresenta un residuo embrionario senza alcuna rilevanza patologica. Infatti, pur potendo rappresentare il primo segno di diverse sindromi dismorfiche (N.d.R.: malformative), in assenza di altri segni o sintomi ha in genere solo rilevanza estetica, costituendo un segno cutaneo di scarso o nullo significato clinico. Viceversa, in presenza di fossette profonde, tragitti fistolosi, ciuffi di peli o nevi a livello della zona lombo-sacrale, occorre escludere anomalie spinali.

Si parla, infatti, di seno pilonidale (o cisti pilonidale) ad indicare una cavità pelosa che si trova sopra l'apertura anale e che può estendersi fino a sopra il setto inferiore del coccige. Esso è soggetto ad infiammazione, con arrossamento e facile fuoriuscita di materiale purulento. Un tempo si riteneva essere il residuo di sviluppo della connessione tra cute e midollo spinale nel punto di chiusura del neuroporo (N.d.R.: apertura della parte terminale del canale midollare verso la cavità amniotica) posteriore.

Ultimamente è stata avanzata l'ipotesi che il seno pilonidale possa essere una lesione acquisita in seguito alla penetrazione di peli dentro la cute. In questi casi una Risonanza Magnetica del midollo lombo-sacrale è indicata per escludere comunicazioni ed anomalie a carico del midollo spinale.

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