CHE COSA SONO LE CONVULSIONI FEBBRILI

Le convulsioni febbrili sono crisi convulsive che compaiono, nel 3-5% dei bambini di età compresa tra i sei mesi e i sei anni, come reazione del sistema nervoso di fronte all’aumento della temperatura dell’organismo.

Di solito si manifestano con perdita di coscienza e scosse degli arti o tremori generalizzati, qualche volta con uno stato di irrigidimento o di rilasciamento muscolare.

Le convulsioni febbrili più frequenti, dette anche “semplici”, durano non più di 15 minuti (in genere solo 2-3 minuti), dopo di che spesso il bambino presenta una profonda sonnolenza, che rappresenta il periodo di ritorno alla normalità. Le crisi convulsive non si ripresentano quasi mai nelle 24 ore successive ed è eccezionale che si manifesti più di una crisi nel singolo episodio febbrile. 

Nella maggior parte dei casi non compaiono recidive dopo la prima crisi convulsiva ma qualche volta è possibile che compaia un nuovo episodio, anche dopo parecchi mesi, ma sempre in presenza di febbre. 


SI POSSONO PREVENIRE?
 
Il bambino che soffre o che ha sofferto di convulsioni febbrili è sano e deve condurre una vita normale. Non bisogna diventare genitori ansiosi ed iperprotettivi, ma genitori preparati circa gli interventi da effettuare.
 
E’ ormai assodato che l’uso dei farmaci antifebbrili non è in grado di prevenire le convulsioni febbrili. Di conseguenza un bambino che ha sofferto di convulsioni febbrili semplici va trattato come si tratta un qualsiasi bambino con la febbre, somministrando perciò uno dei due farmaci anti-febbrili comunemente usati in pediatria: il paracetamolo al dosaggio di 10-15 mg/kg/dose per bocca, 4-5 volte al giorno oppure l’ibuprofene, sempre per via orale, alla dose di 7-10 mg/kg/dose 3 volte al giorno.
 
Non bisogna quindi somministrare il paracetamolo o l’ibuprofene per prevenire le convulsioni febbrili perché le più recenti linee guida sull'argomento dimostrano che questo non avviene.


COME TRATTARE UNA CRISI CONVULSIVA
 
Nel caso si verifichi una convulsione occorre seguire alcune semplici istruzioni:
  • non perdere la calma: i genitori sono sicuramente in grado di aiutare il bambino più rapidamente di chiunque altro. Trasportare al Pronto Soccorso il piccolo o telefonare per chiedere l’intervento del pediatra non fa altro che perdere tempo prezioso e ritarda le cure;
  • non scuotere il bambino, non schiaffeggiarlo o chiamarlo per nome, non cercare di bloccarlo: si tratta di manovre che non servono a nulla e che ottengono solamente il risultato di ritardare le cure efficaci;
  • porre delicatamente il bambino sdraiato sul fianco (per evitare che aspiri muco o materiale vomitato, e per impedire alla lingua di ostruire le vie aeree), distenderlo in un luogo dove non possa cadere e farsi male, liberarlo dai vestiti stretti (soprattutto intorno al collo), pulire velocemente la bocca dalla saliva e da eventuali residui alimentari; 
  • poiché la maggior parte delle convulsioni febbrili semplici termina spontaneamente entro 2-3 minuti solitamente non occorre alcun trattamento farmacologico;
  • talvolta la convulsione può durare oltre i tre minuti e, in tali casi, non essendo prevedibile la durata spontanea, sarà opportuno intervenire con la somministrazione per via rettale di un farmaco anti-convulsivante chiamato Diazepam (vedere le modalità più avanti);
  • a crisi risolta, contattare il pediatra curante. 


COME SOMMINISTRARE IL DIAZEPAM PER VIA RETTALE

Il farmaco esiste sotto forma di microclisteri o in fiale da 2 ml.

Microclisteri di diazepam (Micropam)
Sono microclisteri pronti all'uso, commercializzati in due dosaggi: da 5 mg se il bambino ha meno di 3 anni; da 10 mg se il bambino ha più di 3 anni. Sono molto più pratici delle fiale e possono essere somministrati da chiunque accudisca il bambino (genitori, nonni, baby-sitter, operatori dell'asilo o della scuola). Istruzioni per l'uso dei microclisteri:

  • togliere la capsula di chiusura ruotandola delicatamente 2-3 volte senza strappare. Ungere il beccuccio;
  • mettere il bambino a culetto scoperto;
  • inserire il beccuccio della siringa nell'ano, fino a metà della lunghezza dello stesso nei bambini di età inferiore a 3 anni, e per l'intera lunghezza del beccuccio in quelli di età superiore;
  • durante la somministrazione il microclistere va tenuto sempre con il beccuccio inclinato verso il basso rispetto all'ampolla del microclistere;
  • una volta inserito il beccuccio nell'ano, vuotare il microclistere premendolo tra il pollice e l'indice;
  • estrarre il beccuccio dall'ano continuando a far pressione sull'ampolla del microclistere. Tenere accostate le natiche per qualche decina di secondi, per evitare che il liquido fuoriesca.

Fiale di diazepam da 2 ml (Valium)
Fino a pochi anni orsono erano le uniche disponibili. Vanno somministrate attraverso una siringa con sondino di caucciù da 5 cm, acquistabile in farmacia. Istruzioni per l'uso delle fiale:

  • prendere una siringa da 5 ml e aspirare, unitamente ad almeno 2 ml d'aria, mezza fiala di farmaco (= 1 ml), se il bambino è al di sotto dei 3 anni d'età oppure una fiala di farmaco (= 2 ml), se il bambino è al di sopra dei 3 anni d'età;
  • togliere l'ago e innestare sulla siringa il sondino di caucciù da 5 cm;
  • mettere il bambino a culetto scoperto e introdurre la sonda per via rettale;
  • iniettare il contenuto abbastanza rapidamente (compresa l'aria);
  • tenere per qualche attimo accostate le natiche, per evitare che il liquido fuoriesca.

Altro su: "Convulsioni febbrili"

Cortisone per abbassare la febbre
Il cortisone abbassa la febbre, ma si usa raramente nei bambini. Per abbassare la febbre nei bambini si usa il paracetamolo.
Sindrome di West
La sindrome di West è una epilessia caratterizzata da spasmi in flessione, perturbazione dell'elettroencefalogramma e deterioramento neuropsichico.
Spasmi affettivi: crisi che sembrano convulsioni
Gli spasmi affettivi sono movimenti di irrigidimento del bambino scatenati spesso da dolori acuti o varie frustrazioni, che sembrano convulsioni o capricci.
Termometro auricolare
La temperatura misurata col termometro auricolare è una temperatura interna, corrispondente alla temperatura rettale. Come misurare la febbre ai bambini.
Una febbre ricorrente
Gli esami sono tutti negativi, ma io sono preoccupato.
PFAPA
PFAPA è l'acronimo di Febbre Periodica con Faringite Aftosa e Adenopatia cervicale.