Mio figlio di 3 anni e mezzo ha contratto la varicella e, il settimo giorno dalla comparsa delle prime pustole (poche), ha manifestato segni di instabilità nel camminare e, in condizioni di stanchezza, anche nel mantenere la posizione eretta. Un primo ricovero in ospedale ipotizzava un calo di tono muscolare, ma all’atto di un successivo ricovero presso un altro ospedale, veniva immediatamente diagnosticata un'atassia cerebellare in complicanza di varicella. Non trovo nulla sull'argomento e gradirei sapere qualcosa di più circa la possibilità di recupero delle normali funzionalità da parte del bambino (la varicella, tuttora in corso, è al decimo giorno).

La varicella è solitamente una malattia ad esito benigno, ma nel 15-20% dei casi può presentare complicanze quali sovrainfezioni batteriche delle lesioni cutanee, affezioni a carico del tratto respiratorio e un transitorio interessamento epatico. Ancor più raramente la malattia può dare manifestazioni secondarie alla diffusione del virus a livello del sistema nervoso centrale, quali la meningoencefalite e/o l’atassia cerebellare. I sintomi neurologici compaiono in genere nella prima settimana dalla comparsa delle lesioni cutanee.

La meningoencefalite da varicella provoca convulsioni ed abbassamento del livello di coscienza. L’atassia cerebellare (chiamata così perche interessa una parte dell’encefalo chiamata cervelletto, deputata a regolare la giusta distribuzione del tono muscolare tra i gruppi di muscoli interessati nel mantenere l’equilibrio o nel determinare un movimento) inizia in modo più o meno improvviso con la comparsa di disturbi dell’equilibrio e della coordinazione motoria, perdita nella misura dei movimenti (in termine medico, dismetria) e deambulazione a gambe divaricate con ampie oscillazioni del tronco e con tendenza a cadere all’indietro o di lato.

Questa deambulazione viene appunto definita atassica. Frequentemente possono insorgere vertigini, tremore, disturbi della parola e nistagmo (vale a dire movimenti involontari di oscillazione degli occhi, in senso orizzontale, verticale o rotatorio, più o meno ritmici). La diagnosi di atassia cerebellare post-varicella si avvale essenzialmente dell’esame neurologico, suffragato ovviamente dal riscontro anamnestico di una pregressa varicella. L’evoluzione naturale è, nella maggior parte dei casi, favorevole con una completa normalizzazione del quadro neurologico da uno a quattro settimane dalla sua comparsa.

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