Nei primi mesi di vita i momenti della toeletta sono molto importanti, perché il bambino scopre il piacere di sentirsi pulito, rilassato, felice, e vive le sue prime esperienze di igiene. Fino alla completa guarigione della ferita ombelicale il bebè va lavato con un battutolo di cotone imbevuto di acqua tiepida, utilizzando eventualmente un detergente delicato come un sapone neutro o un olio da bagno o un sapone liquido che faccia poca schiuma.

Il bagnetto

Il primo bagnetto completo, con immersione per diversi minuti, viene in genere consigliato all’incirca una settimana - dieci giorni dopo la caduta del moncone ombelicale, per evitare il rischio di infezioni attraverso la ferita ombelicale non ancora ben chiusa. Anche se non esiste un momento ideale per fare il bagnetto, l'esperienza consiglia di compiere questo rito prima del pasto serale, per favorire il rilassamento durante la notte e conciliare il sonno.

La durata può variare a seconda del desiderio e dell'età del piccolo: va limitata a 2-3 minuti nel neonato, che è molto sensibile al raffreddamento e alla fatica di un bagno prolungato, e durerà sempre di più a mano mano che il bambino apprezzerà maggiormente il contatto con l'acqua.

Va ricordato però che il bagno non dovrebbe, in ogni caso, durare più di 10-15 minuti perché la permanenza in acqua oltre un certo tempo può provocare la macerazione della cute. La temperatura dell'acqua dovrà essere al massimo di 37 °C e la temperatura nella stanza sui 22-24 °C.

Il piccolo andrà immerso gradualmente con l'esclusione della testa, che va tenuta sollevata e appoggiata sull'avambraccio sinistro (il contrario nei mancini), mentre la mano corrispondente afferra saldamente la spalla e il braccio sinistri del bambino, e contemporaneamente la mano destra va a porsi sotto le cosce e le natiche.

Quando il bambino sarà comodamente immerso nell'acqua, con il sederino appoggiato sul fondo della vaschetta, la mano destra sarà libera per lavargli il viso, il collo, il torace, i genitali e le gambe. Per il lavaggio è opportuno usare una manopola di tessuto spugnoso anziché una vera e propria spugna, che alla lunga rischia di diventare un ricettacolo di germi.

Dopo il lavaggio il bebè va sollevato facendo scivolare la mano libera sotto il sederino per estrarlo dalla vasca, ricordando che la presa dev'essere salda perché la pelle è scivolosa. Finito il bagnetto il piccolo va avvolto in un asciugamano morbido e asciugato per contatto, tamponandolo e massaggiandolo delicatamente, anche nelle zone più nascoste come possono essere le ascelle, gli spazi tra le dita e l’inguine.

E’ consigliabile un bagnetto al giorno o a giorni alterni, contrariamente alle tendenze di qualche anno fa secondo le quali bastavano due lavaggi alla settimana. Gli occhi ed il viso vanno lavati a parte con una ovatta imbevuta di soluzione fisiologica mentre il nasino può essere ripulito con un cotton-fioc.

Pulire orecchie, unghie e capelli

Le orecchie vanno pulite anche più volte alla settimana, con un bastoncino ricoperto di cotone idrofilo, ma solo esternamente, a livello del padiglione auricolare e non all’interno del condotto uditivo, per non rischiare di provocare una lesione alla membrana timpanica e per non spingere il cerume all’interno, favorendo la formazione di un tappo.

Le unghie dei piedi vanno tagliate una volta alla settimana con una forbice a punta arrotondata, diritte per prevenirne l’incarnimento, mentre si devono arrotondare gli angoli di quelle delle mani in modo da prevenire eventuali graffi. Se il piccolo non sta fermo, è consigliabile eseguire questa operazione mentre dorme.

Ogni giorno è opportuno spazzolare il cuoio capelluto con una spazzola a setole lunghe e morbide, in modo da liberare il lattante da eventuali tracce di forfora.

I prodotti per l'igiene

Passiamo ora in rassegna i diversi prodotti che si possono usare per la pulizia di un neonato. I bagni emollienti sono preparati a base di oli minerali (principalmente paraffina liquida), oppure di oli vegetali (mandorle, germe di grano, arachidi ecc.) e si usano versandone una quantità di 10-30 ml nell'acqua del bagnetto.

Hanno tutti una buona azione nell'ammorbidire la cute e nel diminuirne la secchezza. Gli oli minerali non sensibilizzano la pelle, sono molto stabili, non irrancidiscono e non forniscono un substrato per i microrganismi, ma hanno lo svantaggio di svolgere un'azione occlusiva sulla cute. Gli oli vegetali possono invece contenere delle impurità e quindi possono sensibilizzare la delicata cute del lattante.

Esistono poi i bagni colloidali a base di derivati di cereali (come ad esempio l’avena o l’amido di mais), sia sotto forma di polveri che di estratti oleosi. Possono anche loro sensibilizzare la cute soprattutto dei bambini allergici ma, recentemente, nel tentativo di eliminare questa possibilità, sono stati realizzati nuovi prodotti nei quali la sostanza attiva è stata modificata in modo da ridurne il potenziale antigenico.

Esistono poi gli oli detergenti, che svolgono sulla pelle del lattante un'azione ammorbidente e nutritiva, e che perciò risultano particolarmente indicati per le pelli secche, disidratate o con tendenza a screpolarsi; sono inoltre l'ideale per la pulizia del cuoio capelluto in presenza di crosta lattea.

Molto usati sono i latti detergenti, che possono essere adoperati in alternativa al sapone, soprattutto nelle prime settimane di vita, anche nelle zone genitali, grazie alla loro azione emolliente ed idratante, che, senza alterare lo strato idrolipidico, permette di detergere la pelle lasciandola morbida ed elastica. Sia i latti che gli oli detergenti sono inoltre molto utili quando l'acqua non è disponibile.

Per la pulizia della regione del pannolino possono essere usate le salviettine detergenti, alcune già preimpregnate di crema idratante o di olio detergente, anch’esse molto utili in assenza di acqua corrente.

Lo shampoo deve essere di un tipo specifico per neonati, a pH neutro e non deve produrre eccessiva schiuma, segno questo che il prodotto contiene sostanze troppo sgrassanti, inutili per i delicati capelli del bambino. Con questi tipi di shampoo, che oltretutto non bruciano gli occhi, i capelli possono essere lavati anche tutti i giorni, anche se è sufficiente farlo 2 volte alla settimana.

Il talco va usato con prudenza perché può creare una pellicola che impedisce alla pelle di respirare; occorre inoltre fare attenzione che non venga inalato dal bambino. Oltre a tutto il suo scopo principale (l'assorbimento dell'umidità) viene a mancare se il piccolo è asciugato con attenzione.

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