Schema dei pasti a 8-10 mesi

Normalmente 4 pasti nella giornata.

Due pasti sono a base di latte o latticini, con latte materno (ove disponibile) oppure latte adattato di proseguimento (circa 250 ml a pasto); yogurt (1 vasetto di yogurt intero + frutta e/o biscotto); ricotta (80 g + miele o biscotto); farine lattee (alla frutta, ai cereali o al biscotto).

Due pasti sono a base di minestrina, con il seguente schema:

  • 200 grammi di BRODO/PASSATO DI VERDURE (versione intermedia o completa) o BRODO DI CARNE;
  • 30 g di CEREALI (pastina, pane, semolino, creme multicereali, fiocchi);
  • CARNE (omogeneizzato 80 g, carne fresca 50 g) o FORMAGGIO (30-40 g) o PROSCIUTTO (30-40 g) o PESCE (50 g) o un TUORLO D'UOVO;
  • 2 cucchiaini di OLIO D'OLIVA;
  • 2 cucchiaini rasi di PARMIGIANO.

Introduzione del glutine

A partire dai 6 mesi non è più obbligatorio usare alimenti senza glutine. Il glutine è una proteina contenuta in alcuni cereali (frumento, orzo, segale e avena), che qualcuno non tollera: è per questo che la si prova tardi. D'ora in poi è quindi permesso mangiare alimenti derivati da queste farine: pasta, pane, semolino, creme multicereali, fiocchi integrali, creme d'orzo, biscotti (senza uovo, però) e fette biscottate.

Brodo/passato di verdure - versione intermedia

In una seconda fase, è opportuno che nella preparazione della pappa si incominci ad utilizzare verdure diverse. Oltre a patata, carota e zucchina, si possono aggiungere: sedano, spinaci, bietole/coste, zucca, cipolla, finocchio, lattuga. È però buona regola effettuare sempre un cambiamento per volta, provando una nuova verdura alla settimana: così facendo si individuerà più facilmente la o le verdure non bene tollerate.

Preparazione: fare bollire le verdure in un litro di acqua a fuoco lento per circa 2 ore (fino a far dimezzare la quantità di acqua) e poi filtrare; passare le verdure filtrate e aggiungerne qualche cucchiaio al brodo. Conservare in frigorifero in recipiente chiuso e rifare ogni due giorni; possibile la conservazione in freezer, surgelando il quantitativo occorrente per un pasto in contenitori diversi e scongelando giorno per giorno. Non aggiungere altri tipi di verdura fino ai 9 mesi compiuti. Non aggiungere sale, né dado.

Introduzione del pesce

Il pesce può essere introdotto nella dieta del lattante a partire dagli 8 mesi e non prima, per evitare sensibilizzazioni allergiche. Normalmente lo si aggiunge alla minestrina vegetale, al posto della carne, oppure lo si propone a parte, condito con olio e passato di verdure; se gradito, lo si prepara anche 2-3 volte alla settimana. Esistono in commercio sia il liofilizzato che l’omogeneizzato, ma è possibile utilizzare il pesce fresco (o quello surgelato) cotto a vapore o bollito. È preferibile iniziare con i pesci più magri (cioè trota, sogliola, nasello, merluzzo, dentice, cernia, luccio, branzino, orata, rombo e palombo), ma dopo l’anno di età si può proporre al bambino praticamente qualsiasi varietà di pesce. Non è invece consigliabile neanche l’assaggio di crostacei (gamberi, granchi, aragoste) o di molluschi (seppie, calamari, vongole, cozze).

Note: in caso di familiarità per allergia (uno o entrambi i genitori allergici, anche se con sintomi non gastrointestinali), l'introduzione del pesce va rinviata a dopo l'anno di età.

Introduzione dell'uovo

L’uovo è alimento ricco di ferro, di colesterolo e di proteine ed è quindi utilissimo nella dieta; d’altra parte, insieme al latte di mucca, è fra i principali responsabili di allergia alimentare nel bambino. Per questo si ritiene giusto provarlo gradualmente: dopo i 9 mesi di età si fa assaggiare il tuorlo (prima qualche cucchiaino aggiunto alla minestrina e poi un tuorlo intero al posto della carne, una volta alla settimana); dopo l’anno di età, si può dare l’uovo intero (alla coque, sodo, strapazzato con il formaggio o cotto nella salsa di pomodoro; è permessa la frittata, purché cotta al forno o in padella antiaderente senza grassi).

Note: in caso di familiarità per allergia (uno o entrambi i genitori allergici, anche se con sintomi non gastrointestinali), l'introduzione dell'uovo va rinviata a dopo l'anno di età.

Altro su: "Svezzamento dei bambini a 8-10 mesi"

Svezzamento dei bambini a 6 mesi
I consigli dei nostri esperti per lo svezzamento dei bambini a 6 mesi.
Uovo nello svezzamento
Riguardo all'uovo, occorre considerare le due parti che lo compongono e i modi che abbiamo a disposizione per cucinarlo e proporlo ai bambini.
Progetto "MiVoglioBene": svezzamento
Recenti indicazioni scientifiche raccomandano l'inizio della svezzamento al compimento dei 6 mesi.
L'alimentazione del neonato e del bambino piccolo
L'alimentazione del neonato e del bambino piccolo: le indicazioni dei nostri Pediatri.
Le verdure surgelate
Si possono usare per l'alimentazione dei piccoli le verdure surgelate?
Quale latte vaccino nello svezzamento?
Passando dal latte di proseguimento al latte vaccino, quale tipo è consigliato nello svezzamento? I consigli del Pediatra.