Circa il 10% delle donne incinte soffre di bruciori e di rigurgiti acidi dopo i pasti.

La causa è a volte di natura nervosa (specie durante i primi mesi); a ciò si aggiunge la maggior rilassatezza di tutta  la muscolatura gastrointestinale, provocata dall’ormone della gravidanza, che favorisce il riflusso di parte del contenuto acido dello stomaco nell’esofago e quindi in gola.

Conviene quindi frazionare i pasti nell’arco della giornata ed evitare di sdraiarsi subito dopo mangiato. Si possono masticare molto lentamente  alcune nocciole o un po’ di mollica di pane, che rendono meno acido il contenuto dello stomaco.  Un prodotto naturale che può dare sollievo è l’acqua di melissa: si trova in farmacia e in erboristeria e non da controindicazioni. Se i disturbi sono particolarmente fastidiosi, il medico può prescrivere appositi medicinali antiacidi.

Altro su: "Bruciore di stomaco in gravidanza"

Reflusso gastroesofageo
Hanno diagnosticato a mio figlio il reflusso gastro-esofageo. Normalmente i sintomi si riducono verso i due anni quando i bambini assumo cibi più solidi.
Un rigurgito strano
Alla base di questo rigurgito può essere semplicemente la posizione sdraiata.
Rigurgito nel neonato
Il rigurgito dopo i pasti è assolutamente normale e non preoccupante, a patto che il neonato cresca normalmente.
Ph-metria
La ph-metria (ovvero la ph-manometria/24h) è un esame diagnostico che serve a valutare il grado di acidità nell'esofago.
Reflusso gastro-esofageo e asma
La prevalenza di RGE in pazienti con asma varia dal 30% all’89% e circa il 40% di bambini con reflusso gastro-esofageo avrebbe sintomi simil-asmatici.
Otite e reflusso gastro-esofageo
L'associazione tra otite media effusiva e reflusso gastro-esofageo è stata dimostrata.