Il mio bambino all'età di 14 giorni è stato sottoposto ad un intervento di plastica per una stenosi ad entrambi i giunti pieloureterali. La dilatazione, di notevole importanza, era stata diagnosticata ancora in utero alla 20ma settimana di gravidanza. Ad oggi il decorso è nella norma ed esegue controlli ecografici ogni 2-3 mesi. Vorrei sapere fino a che età dovrà essere sottoposto a questi controlli? La cosa mi preoccupa un po' in quanto un esame come la scintigrafia renale è davvero pesante per un bimbo. I chirurghi mi hanno assicurato che è stato un intervento risolutivo e assolutamente inevitabile, ma la mia preoccupazione persiste: davvero non ci saranno sorprese in futuro? E' vero che l'idronefrosi è così frequente?

Le lesioni ostruttive delle vie urinarie si riscontrano a tutti i livelli dell'apparato renale-urinario. Nei bambini l'ostruzione può essere congenita o provocata da traumi, neoplasie, calcoli, processi infiammatori. Gli effetti fisiopatologici dipendono dal livello di ostruzione, dall'estensione del coinvolgimento, dall'età dell'apparizione e dalla natura cronica o acuta. Nell'infanzia la maggior parte delle lesioni ostruttive sono congenite e già presenti nella vita fetale.

L'ostruzione dovuta alla stenosi della giunzione pielo-ureterale (zona di passaggio dal rene all'uretere) è la più comune. Pliche ureterali, bande fibrose, vasi aberranti sono fenomeni secondari provocati dalla dilatazione della pelvi renale (Idronefrosi) al di sopra dell'ostruzione.

L'ostruzione può manifestarsi in diversi modi:

  • idronefrosi fetale rilevabile all'ecografia materna
  • massa renale palpabile nel neonato
  • dolore addominale laterale-posteriore
  • infezione febbrile delle vie urinarie
  • ematuria (sangue nelle urine) dopo un trauma di lieve entità.

La diagnosi è possibile già con l'ecografia durante la gravidanza; dopo la nascita va ripetuta al neonato ogni tre mesi fino al primo anno di vita.

La soluzione chirurgica precoce (subito dopo la nascita) è indicata assolutamente quando c'è compromissione di entrambi i reni con doppia idronefrosi. La scintigrafia renale è importante e utile per studiare la funzionalità renale, sia prima che dopo l'intervento correttivo; ultimamente vengono usato farmaci nuovi come il MAG3 (Tc99m mercaptoacetilglicina) non tossici per i piccolissimi In futuro, dopo il monitoraggio del 1° anno di vita con ecografie, scintigrafia e controlli urinari per le infezioni, basteranno le visite pediatriche di controllo.

Prudenza vuole anche che, ad ogni episodio febbrile di natura incerta (cioè non riferibile con sicurezza alle prime vie aeree o ad altra causa infettiva evidente), si esegua un esame urine con urinocoltura.

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