Non c’è un orario particolare per il bagnetto del neonato. In genere è meglio evitarlo quando il piccolo ha appena mangiato o è affamato. Con alcuni accorgimenti può essere un momento di gioco. Nelle prime settimane di vita, fintanto che non si è verificato il distacco definitivo del cordone ombelicale è consigliabile non immergere il bambino e lavarlo con una spugna dedicata a questo scopo, anche se non è pericoloso di per sé fare il bagnetto per immersione. Lo stesso vale in caso di circoncisione maschile, fino a che non sarà rimarginata la ferita.

In seguito non è necessario farlo tutti i giorni. Infatti, se quotidianamente il bambino viene pulito con cura dopo la poppata e dopo il cambio del pannolino, è sufficiente fare il bagno 2-3 volte a settimana.

Per molti bambini il bagnetto è un’occasione di rilassamento, altri invece lo sopportano poco perché a volte, se le spalle non vengono ben contenute dalle vostre mani, si scatena il riflesso di Moro (allargamento repentino di entrambe le
braccia) che spaventa molto il neonato. Può aver bisogno di tempo per abituarsi e la sua reazione crescendo cambierà.
Perciò se lo vedete molto agitato, potete tornare a lavarlo con la spugna e riprovare ad immergerlo dopo un po’ di tempo.

In generale si consiglia di non immergere il bambino nella vasca grande del bagno per i primi sei mesi di vita, ma in una vaschetta riempita con 5-8 cm di livello d’acqua, avendo cura di appoggiarla su una superficie molto stabile e che non si rovesci. L’acqua deve essere tiepida: la temperatura ideale è tra 32° e i 35° C. Per controllare che la temperatura sia giusta, potete aiutarvi con il polso o con il gomito o con semplici termometri costruiti a questo scopo che si trovano in commercio.

Se il bambino è vicino al rubinetto dell’acqua calda, fate attenzione che non venga accidentalmente aperto: l’ustione provocata dall’acqua del rubinetto è una importante causa di ricovero in ospedale dei bambini sotto i quattro anni. Per evitare queste ustioni accidentali sarà anche sufficiente regolare il termostato dello scaldabagno a 60°, che è una temperatura idonea ad avere acqua sufficientemente calda e sotto il punto di ustione.

Prima di spogliare il bambino, assicuratevi che la stanza sia ben riscaldata perché il corpo dei più piccoli perde rapidamente calore. Durante il lavaggio si dovrà avere cura di sostenere il collo, la testa e le spalle del bambino/a con un braccio ed utilizzare la mano libera per il lavaggio. Se è presente, coinvolgere il papà nel bagno può essere un momento di relazione a tre. Inoltre loro hanno generalmente delle mani più grandi e i bambini se sentono ben sostenuti.

Si raccomanda di non tentare di pulire le orecchie introducendo cotton fioc o altri oggetti e di limitarsi quindi alla pulizia della parte esterna delle orecchie, magari con un batuffolo di cotone o con l’orlo dell’asciugamano. Allo stesso modo
non devono essere introdotti corpi estranei all’interno del naso del bambino per la sua pulizia. L’interno delle orecchie e del naso infatti non richiedono nessuna particolare pulizia in condizioni normali.

Il momento dopo il bagno può essere una buona occasione per tagliare le unghie che con l’acqua si saranno ammorbidite, utilizzando forbici adatte ai bambini.

(Tratto da: BAMBINE e BAMBINI del MONDO GUIDA PER LE FAMIGLIE, Ministero della Salute)

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