Alla mia bambina di 13 mesi è stata prescritta una cisto-uretrografia minzionale a seguito di una infezione delle vie urinarie. L'esame è previsto tre settimane dopo il termine della cura antibiotica risolutiva. È indispensabile un ulteriore trattamento antibiotico profilattico oppure è sufficiente il controllo delle urine una settimana prima dell'esame? L'esame in sé può avere conseguenze negative? E qual è la sua durata media?

Se la richiesta della cisto-uretrografia minzionale (CUM) è finalizzata alla ricerca di un possibile reflusso vescico-ureterale (dopo una infezione delle vie urinarie sintomatica) è preferibile continuare una profilassi antibiotica sino alla esecuzione dell'esame. Personalmente il giorno dell'esame e quello successivo consiglio una copertura antibiotica completa (doppia dose) per i rischi di contaminazione batterica collegati alla introduzione di un catetere vescicale. La durata media dell'esame è condizionata unicamente dalla rapidità con cui il/la piccolo/a paziente raggiunge la minzione spontanea.

Talvolta può essere piuttosto frustrante e difficoltoso attendere lo svuotamento della vescica ma in genere l'esame dura circa 20-30 minuti. L'esame comporta il cateterismo vescicale (fastidio modesto se eseguito con le dovute attenzioni) ed una irradiazione variabile a seconda della metodica utilizzata: cisto-sonografia (con eco-contrasto) = nessuna irradiazione cisto-scintigrafia (con radioisotopi) = irradiazione modesta cistografia fluoroscopica (radiologica) = maggiore irradiazione, circa 20 volte superiore a quella radioisotopica.

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