Mia figlia di 13 anni ha continui giramenti di testa, a volte più forti, a volte più deboli. Vorrei chiederle da cosa potrebbe essere provocato questo sintomo.

Il sintomo avvertito da sua figlia si definisce “vertigine” e si caratterizza, appunto, con una sensazione di “giramento di testa”. A volte l’impressione è che sia l’individuo a girare (vertigine soggettiva) altre volte la sensazione è che sia l’ambiente a girare attorno all’individuo (vertigine oggettiva). Considerata l’età della bimba, credo che sia perfettamente in grado di specificare la sua sensazione di giramento di testa.

Infatti, questa distinzione può già dare un certo orientamento diagnostico perché le vertigini soggettive sono più frequentemente causate da malattie del sistema nervoso centrale (vertigini centrali), mentre le vertigini oggettive sono più frequentemente causate da malattie del labirinto (vertigini periferiche).

L’insorgenza del sintomo “vertigine” è inversamente correlata al buon funzionamento del senso dell’equilibrio ed ogni alterazione di strutture ed apparati che controllano l’equilibrio, la postura e la deambulazione, possono accompagnarsi a sensazione di vertigine.

Il senso dell’equilibrio è funzione di strutture cerebrali (cervelletto, tronco encefalico e nervo acustico) e di alcuni recettori periferici (occhio, orecchio interno e propriocettori, cioè  recettori di posizione e di movimento del corpo situati nei muscoli, nei tendini, nelle articolazioni).

Quando ai centri nervosi dell'equilibrio giungono, per qualsiasi motivo, informazioni contrastanti da parte dei recettori periferici, si genera una sorta di conflitto neurosensoriale al quale il nostro organismo reagisce con la "vertigine".

Ad ogni modo, nel caso in esame è importante sapere se vi sono altri sintomi associati e da quanto tempo la bimba avverte questo fastidio, perchè in base alla modalità di esordio, alla durata della sintomatologia ed all’associazione con altri sintomi si possono avanzare diverse ipotesi diagnostiche.

Sappiamo che sono assai disparate le condizioni cliniche caratterizzate da vertigini, isolate od associate ad altre manifestazioni. Sicuramente, le infiammazioni acute dell’orecchio (otite e/o labirintite) sono cause relativamente frequenti di vertigini transitorie.

Invece, infiammazioni croniche dell’orecchio, come il colesteatoma, si associano a vertigini durature. La cosiddetta sindrome di Meniere, caratterizzata da un aumento della pressione all’interno dell’orecchio, causa  vertigini a carattere ricorrente.

Quando le vertigini si associano a gravi disturbi dell’equilibrio e della deambulazione occorre invece considerare alcune patologie infiammatorie a carico del cervelletto (cerebellite), processi espansivi di strutture nervose (cervelletto, tronco encefalico, nervo acustico), malattie demielinizzanti (sclerosi multipla).

In conclusione, nel caso specifico sarebbe utile programmare una valutazione ORL con prove vestibolari, e a seguire una valutazione neurologia con eventuali esami neuroradiologici, senza tralasciare, in via prioritaria, anche una visita oculistica.

Tuttavia, al di là di tutte queste condizioni, esiste la cosiddetta vertigine parossistica benigna, che si manifesta con episodi vertiginosi di relativa breve durata, che si ripetono nell’arco di alcuni giorni prima di regredire e che si caratterizzano per un andamento periodico.

Questo tipo di vertigine è considerata come un’equivalente dell’emicrania, ha un’evoluzione benigna ed eventualmente si avvale dello stesso tipo di cure dell’emicrania.

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