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Dovrebbe mettere un apparecchio ai denti piuttosto ingombrante. E' davvero l'unica soluzione possibile? Ne vale davvero la pena? I consigli dell'Odontoiatra.
a cura di: Dott. Gabriele Floria (odontoiatra, protesista dentale e specialista in ortognatodonzia)
Ho una bambina di cinque anni e mezzo con una malocclusione dentale: il morso inverso (N.d.R.: il morso incrociato o morso inverso è un'anomalia dentaria, monolaterale o bilaterale, che si verifica quando i denti superiori cadono, nel contatto occlusale, internamente rispetto agli inferiori. In altre parole, l'arcata superiore non cade esattamente sull'inferiore, ma risulta spostata da una parte). L'ortodontista ritiene che la si possa correggere al meglio con un apparecchio mobile parzialmente esterno (poggiante, a quanto ho capito, sulla fronte) in grado di inibire la sporgenza della mandibola. La bambina dovrebbe tenere questo apparecchio piuttosto ingombrante per almeno quattordici ore al giorno (quindi durante la notte) per circa quattro anni. È davvero questa l'unica soluzione possibile? Si può davvero pretendere da un bambino che indossi un apparecchio così inibente? Mi preoccupano soprattutto gli effetti a lungo termine sullo sviluppo emotivo. Ne vale davvero la pena?
Senza avere la pretesa di rispondere al suo caso specifico, impossibile da valutare senza tutte le informazioni necessarie, mi si consentano solo alcune considerazioni di ordine generale. Nel caso di inversione del combaciamento anteriore e/o laterale è giustificato un intervento precoce, anche a 4,5 - 5 anni. Esistono molti tipi di apparecchi utilizzabili in funzione anche delle caratteristiche cranio-facciali del paziente.
L'unico comun denominatore di tutti questi diversi apparecchi sarà, tuttavia, l'effetto di stimolo all'accrescimento del mascellare superiore: infatti nessun autore ha mai dimostrato scientificamente di poter controllare l'accrescimento orizzontale della mandibola che pare determinato geneticamente. Sia la maschera facciale di Delaire che la Petit hanno infatti gli appoggi mentali e frontali, con la trazione a livello dentale dell'arcata superiore tramite elastici. Altre tipologie di apparecchi sono completamente endorali, però è necessario verificare se, nel caso specifico, siano utilizzabili.
Per rispondere alla sua ultima domanda sull'accettazione psicologica di un dispositivo in parte extra-orale dobbiamo precisare che si tratta in realtà di quattro ore durante il giorno perché, in media, i bambini dormono dieci ore di notte. Inoltre e soprattutto dobbiamo però chiederci, nel caso in cui tali dispositivi siano strettamente necessari, se non sia peggiore psicologicamente mantenere un grave pregiudizio estetico e funzionale per evitare un apparecchio correttivo fino alla maggiore età quando, probabilmente, si potrà eseguire un intervento chirurgico maxillo-facciale correttivo. Per rispondere all'ultima domanda "Ne vale davvero la pena?" bisogna vedere in che considerazione vengono tenute la funzione, l'estetica e l'autostima del bambino. La mia risposta di genitore prima che di ortodontista è: certamente SI'!
26/11/2003
14/4/2015
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