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La stitichezza è un disturbo frequente in gravidanza e può riguardare sia la consistenza delle feci sia la frequenza dell'evacuazione. I consigli per alleviare questo disturbo.
a cura di: Dott.ssa Orietta Scattolin (pediatra)
La stitichezza è un disturbo frequente in gravidanza e può riguardare sia la consistenza delle feci (che diventeranno dure e compatte) sia il loro ritmo di emissione. La causa è la compressione meccanica dell'utero gravidico sulle anse intestinali ed anche la riduzione dei movimenti intestinali (peristalsi intestinale), dovuta al fatto che il progesterone riduce il tono della muscolatura intestinale.
La stitichezza va affrontata modificando un po' la propria alimentazione, soprattutto cercando di aumentare nella dieta la quantità di cibi ricchi di fibre (alimenti integrali, come pane, pasta, crackers e biscotti integrali) e di frutta e verdura che abbiano una funzione lassativa .
E' importante inoltre che nel corso della propria giornata sia sempre presente una dose di attività fisica (soprattutto camminare a piedi). E' invece sbagliato ricorrere a preparati lassativi, che hanno un' azione irritante sulla parete intestinale.
Se la stitichezza è persistente si può avere come conseguenza la formazione di emorroidi. Esse consistono nella dilatazione delle vene dell' ultima parte dell' intestino: possono rimanere interne o fuoriuscire dall'ano, provocando disturbi fastidiosi (prurito, bruciore, dolore e, a volte, anche sanguinamento). Alla loro insorgenza concorrono i suddetti fattori alimentari e di pressione esercitata dall' utero nell' intestino. Bisogna cercare di contenere l'entità con i soliti accorgimenti (movimento e dieta ricca di fibre), anche perchè possono peggiorare dopo il parto a causa degli sforzi eccessivi della donna.
20/2/2010
23/9/2017
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