Sono padre di un bimbo di due mesi alimentato artificialmente, il quale ha un problema di sangue nelle feci. A seguito di "brufoletti" sulle guance, sulla nuca e soprattutto sul collo, la Pediatra ha prescritto l'analisi delle feci, da cui è risultata la presenza di sangue occulto. Cambiato il latte, i "brufoletti" erano spariti, ma il bimbo mi sembrava un poco più stitico (un giorno aveva evacuato solo due "palline" molto dure striate di sangue ed il giorno dopo una evacuazione con presente del sangue). La Pediatra ci ha suggerito di fare delle analisi del sangue in ospedale per vedere se il bambino é allergico al latte vaccino. Gli esiti devono ancora arrivare. Nel frattempo, dopo 4-5 giorni di scariche normali, il sangue si é ripresentato senza che il bambino evacuasse in un modo anormale. È normale tutto ciò, oppure devo iniziare a preoccuparmi? Ed inoltre, non sarebbe meglio passare al latte di soia?

Nel segnalare la presenza di sangue nelle feci occorre sempre descrivere come questo si presenta: la differenza è infatti notevole. Se il sangue è di colore rosso vivo e vernicia esternamente le feci (che appaiono ben formate o magari dure), il primo sospetto va verso un sanguinamento dell'ultima parte dell'intestino: un tagliettino della mucosa anale ("ragade") o una abrasione a livello emorroidario, entrambi legati alla stipsi; oppure, un polipo intestinale (raro a questa età, però). Se invece il sangue è mischiato alle feci o contiene muco (e qui spesso le feci sono molli, se non liquide), ci si orienta piuttosto verso una forma di "colite" (infiammazione del colon).

Questa può essere su base infettiva (accompagnata da sintomi generali come vomito, febbre, arresto della crescita, nonché spiccato dolore addominale), allergica (da intolleranza al latte o, nei più grandi, ad altro alimento) o autoimmune (si tratta di forme anche gravi che però riguardano i bambini in età scolare o gli adulti). Infine, se il sangue è scuro (come i fondi di caffè), significa che è passato dallo stomaco ed è stato digerito.

Si parla in questo caso di "melena": il sanguinamento può essere originato nell'esofago (varici) o nello stomaco (ulcera), ma più banalmente in bocca o nel naso. In molti casi, poi, il sanguinamento può non essere evidente ad occhio nudo, ma rilevabile con un esame apposito: si parla di "sangue occulto nelle feci".

Oltre alle cause elencate prima, può qui essere in gioco un malassorbimento intestinale o una alimentazione con latte vaccino fresco (scorretta: il lattante va alimentato con latte adattato). Nel caso proposto, la Pediatra curante sembra propendere verso una forma allergica (e la dermatite segnalata potrebbe quindi essere un eczema).

Se così fosse, il primo sospetto deve andare verso una intolleranza alle proteine del latte vaccino (con il quale sono preparati tutti i latti "normali" in commercio), la cui conferma però non è facile da ottenere con esami di laboratorio. Molto spesso, allora, si ricorre al metodo della "dieta di eliminazione" (provare a cambiare alimento, in questo caso utilizzando un latte di soia o un latte elementare, e vedere se i sintomi scompaiono), seguita dalla "prova di scatenamento" (riprovare l'alimento sospetto e vedere se i sintomi ricompaiono). Tutto ciò va fatto sotto stretto controllo del Pediatra.

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