Sono la mamma di una bambina di 10 mesi e di un bambino di 3 anni. Ho contratto la varicella e temo che anche i bambini siano stati contagiati. La cosa che più mi sta esasperando è il disaccordo dei medici circa il trattamento del mio caso. Anzittutto il mio medico di famiglia non ha voluto prescrivere l'Aciclovir in quanto ha ritenuto che gli effetti collaterali possono essere più fastidiosi della malattia stessa. Mi è stato sconsigliato anche l'uso del talco mentolato per alleviare il prurito. Attualmente, ancora nella fase acuta, sto usando un antistaminico (Oxatomide) che ho acquistato senza prescrizione. Sono particolarmente preoccupata per l'eventuale contagio della bambina di 10 mesi che, per giunta, è attualmente affetta da otite media e trattata con antibiotici. Gli antibiotici non la renderanno più debole di fronte al virus della varicella? Inoltre, visto che ha meno di due anni e l'Aciclovir sembra essere sconsigliato, in che modo potrà essere curata? Come potrà essere alleviato il prurito in sede locale? E' consigliabile il bagnetto? Come evitare le cicatrici se dovesse malauguratamente grattarsi?

La terapia della varicella prevede sia misure dirette ad alleviare il fastidio provocato dalla malattia (febbre, prurito, tosse), sia un farmaco che combatte direttamente il virus che la causa. Meglio ancora sarebbe prevenirla con la vaccinazione.

Alleviare i sintomi della varicella

Per alleviare il prurito è corretto utilizzare al bisogno degli antistaminici (oxatomide va bene anche nei lattanti), fare il bagno anche tutti i giorni (ovviamente, con la dovuta attenzione a non frizionare troppo sulle vescicole) e applicare sulla pelle del latte idratante. Il talco mentolato non è particolarmente utile, in quanto con la sudorazione si raggruma, peggiorando il fastidio; inoltre, nei piccoli è decisamente sconsigliato l'uso di qualsiasi polvere (talco in genere), per il rischio che venga inalata.

In caso di febbre, si raccomanda l'uso del paracetamolo; l'aspirina (acido acetilsalicilico) è invece vietata nella varicella, in quanto sono stati segnalati alcuni casi di reazione indesiderata (sindrome di Reye: malattia molto grave caratterizzata dall'associazione di encefalite ed epatite).

Per la tosse, si possono usare dei sedativi, scegliendo fra quelli centrali (sconsigliati nei lattanti) e periferici.

Non esiste alcun sistema per impedire l'esito in cicatrice di alcune lesioni.

La terapia antibiotica in corso o appena smessa non ha lacuna interferenza con la varicella: nè la previene (in quanto non è attiva sui virus), nè la favorisce. L'antibiotico, infatti, contrariamente a quanto alcuni credono, non "indebolisce" l'organismo; semmai, sono le otiti ricorrenti ad indebolirlo.

Curare la varicella

Per quanto riguarda la terapia causale (cioè diretta verso le cause) della varicella, l'unico farmaco efficace è l'aciclovir; anzi, da questo punto di vista, le malattie da herpes (varicella, zoster, herpes labiale e genitale) sono le uniche malattie virali curabili con un farmaco specifico.

Dopo una fase di studio durata molti anni, in cui il farmaco veniva usato solo in situazioni alto rischio (ad esempio, nei bambini in trattamento per leucemia o turmore, nei quali la varicella era spesso mortale), attualmente si ritiene che esso sia sufficientemente sicuro da essere utilizzato regolarmente in bambini sani. Anzi, essendo i lattanti una delle categorie a rischio di sviluppare una malattia più severa (insieme agli agli immunodepressi, adolescenti e ai "contagiati in casa", cioè a quelli che prendono la varicella da un familiare convivente), proprio a loro si raccomanda attualmente la terapia con aciclovir per bocca. Perchè sia efficace, la cura va iniziata nel primo giorno di malattia, cioè alla comparsa delle prime vescicole. Essa non sembra in grado di prevenire le complicazioni, ma almeno allevia la sintomatologia e la durata della malattia.

Il vaccino contro la varicella

Da qualche anno è disponibile in Italia un vaccino contro la varicella. Alcune Regioni lo hanno inserito nel proprio calendario vaccinale, altre no. Esso può comunque essere acquistato in farmacia. Io, ma ovviamente non sono l'unico, penso che la vaccinazione sia utile, anche se la malattia spesso decorre in forma lieve.

 

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