Dovendo passare dal latte di proseguimento al latte vaccino, quale tipo mi consigliate? Intero o parzialmente scremato? Fresco o a lunga conservazione?

A partire dall'anno di età è attualmente consigliato il passaggio al latte vaccino non adattato; un consumo di circa mezzo litro al giorno andrebbe mantenuto per tutta la vita (salvo specifiche intolleranze). Nella scelta del latte occorre bilanciare le seguenti considerazioni:

  • il latte di mucca "dalla stalla", per chi ne disponesse, è sicuramente genuino, ma molto grasso e dalla sterilità non garantita;
  • il latte "a lunga conservazione" (ottenuto con il metodo UHT: ultra high temperature, scaldando a 90°C per 1 minuto) da' garanzie di igiene, ma al prezzo di un impoverimento nutrizionale;
  • i procedimenti di sterilizzazione a bassa temperatura (pastorizzazione, scaldando a 63°C per mezzora) garantiscono il contenuto di vitamine e una buona igiene, ma non la conservazione per lunghi periodi;
  • la scrematura sottrae al latte alcune componenti utili (vitamine liposolubili);
  • la bollitura a casa massacra microbi e vitamine;
  • la bollitura vera (dopo i 100°C) non va confusa con il momento in cui il latte monta (circa 80°C).

Tutto considerato, consigliamo di utilizzare, quando possibile, il latte di centrale fresco intero e di non bollirlo, bensì scaldarlo quanto basta; la confezione aperta va conservata in frigo e consumata entro 24 ore.

Altro su: "Quale latte vaccino nello svezzamento?"

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