Il nuoto in piscina è uno sport che aiuta sicuramente lo sviluppo adeguato della psicomotricità, cioè la capacità di coordinazione tra la psiche (comandi cerebrali) e l'apparato locomotore (muscolatura,ossa e articolazioni).
L'età neonatale non è una controindicazione alla pratica del nuoto; anzi, per il motivo sopra citato, adegua meglio lo sviluppo delle capacità del bimbo. Inoltre ricordiamo che già nella vita fetale i bambini hanno avuto contatto con un ambiente completamente "liquido"; la familiarità riacquistata con questo si chiama "acquaticità".

L'esperienza effettuata con la vicinanza della mamma o del papà nella piscina è poi una fonte di gioia reciproca che rinsalda i legami fisico-affettivi. Le precauzioni da prendere sono scontate: non portare in piscina il bimbo quando è malato asciugarlo bene dopo il bagno attendere qualche momento prima di uscire all'aperto, sopratutto nella stagione invernale, per permettere al corpo una termoregolazione regolare. Buona "acquaticità"! Sarà una gioia!

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